Movies & Co. 4 School

Questo blog è stato creato per raccogliere, analizzare, confrontare, dibattere, selezionare, offrire, commentare...film e, in genere, audiovisivi utili per la didattica, sia dal punto di vista del docente, sia da quello dello studente.

lunedì, maggio 29, 2006

LINK: PRIMISSIMA SCUOLA

http://www.primissima.it/scuola/
E' un sito veramente da segnalare: nell’indirizzo indicato troverete molte proposte cinematografiche per la scuola e vari percorsi tematici sviluppati attraverso una selezione di film, accuratamente archiviati grazie a schede di recensione.Teacher

Ancora sull'"universo" film Tv

Per riallacciarmi al post precedente, Astronaut 1 vorrei riportare anche il giudizio critico di Mirella Poggialini, critico televisivo di “Avvenire” e di “TV Sorrisi & Canzoni”, su “Attacco allo Stato”: “8 ad «Attacco allo Stato», film tv di Canale 5 con un severo aolu Bova e un’efficace denuncia del terrorismo nostrano resa con equilibrio e insieme evidente passione, che la regia di Michele Soavi sottolinea con una avvincente narrazione”.
Per quanto riguarda i prodotti nominati nel post precedente, mi permetto di suggerire in particolare «Perlasca» e «Cefalonia», entrambi con uno straordinario Luca Zingaretti. I due film tv meritano particolarmente perchè possono inserirsi perfettamente in un contesto scolastico (più di opere come, ad esempio, «Gino Bartali»), in particolare in un modulo storico riguardante la seconda guerra mondiale. Il primo offre uno spaccato della realtà quotidiana delle leggi razziali e il ritratto di una straordinaria personalità italiana, che nulla ha da invidiare a Schindler (ed inoltre, questo film ci fornisce l’opportunità di variare l’offerta ai nostri ragazzi, che arrivano alle superiori dopo aver visto il film di Steven Spielberg almeno 3 volte...); il secondo propone invece la visione del fronte di guerra e di una situazione assai particolare e drammatica come l’armistizio del settembre ’43: che cosa accade quando i “grandi” decidono le sorti di un’intera nazione e di uno sfortunato esercito, ma conducono le operazioni malamente e senza pensare su scala globale? Qual è la responsabilità dei singoli nei confronti di se stessi, della propria nazione e dei propri ideali?
Mi propongo di analizzare compiutamente più avanti questi prodotti televisivi, ma prendete le mie parole più come una speranza che come una promessa “ferrea”...

Un universo particolare: i film Tv

Astronaut 2 Vi riporto una mail con relativa risposta pubblicata questa settimana su “TV Sorrisi & Canzoni”, giornale che ho acquistato da circa un’ora. La mail riguarda proprio l’argomento che trattiamo in questo blog e può rappresentare un incentivo a quanto noi docenti cerchiamo di fare rinnovando le nostre lezioni.

“Caro direttore, Aldo Grasso, sul «Corriere della Sera», ha scritto che «Attacco allo Stato» dovrebbe esser visto nelle scuole. Io sono d’accordo. Lei che cosa ne pensa?”
“Gentile ..., credo che Aldo Grasso abbia perfettamente ragione. E che «Attacco allo Stato» non sia l’unico film da portare nelle scuole. Penso a «Paolo Borsellino», per esempio. A «I figli strappati». A «Edda». A «Perlasca». A «Gino Bartali». A «Karol». A «Cefalonia». Sono tante le belle fiction che possono consentire agli insegnanti di far lezione. E alla tv di fare bella figura. Vede, gentile ..., spesso si demonizza la televisione attribuendole ogni male. Ed è sbagliato. Io credo che ci siano prodotti televisivi buoni e prodotti televisivi cattivi. Esattamente come ci sono buoni articoli di giornale e cattivi articoli di giornale. Eppure i giornali entrano regolarmente in classe mentre la televisione resta regolarmente fuori. C’è un insegnante in Italia capace di rompere lo schema? Mi auguro di sì. E se c’è batta un colpo: lo aspettiamo su “Sorrisi”.

Non mi resta che dichiararmi completamente d’accordo con quanto scritto dal lettore e dal direttore di Sorrisi, con una precisazione. E cioè che di insegnanti che utilizzano la televisione per fare lezione ce ne sono tanti: magari usano i telegiornali o i programmi di approfondimento, piuttosto che le fiction, che spesso hanno il difetto di dilungarsi in innumerevoli puntate che sono improponibili nelle poche ore scolastiche. Ma vorrei anche fare un appunto: nella risposta sopra riportata si parla di giornali, che vengono, a ragione, utilizzati in classe. Vorrei segnalare, però, che spesso i docenti si servono di un aiuto prezioso, vale a dire l’appoggio dell’Associazione dei Giovani editori che offre, una volta alla settimana, i giornali in classe gratis. Una simile iniziativa non si attua nè con il cinema, nè con la televisione. Ovviamente qualunque insegnante è capace di programmare un videoregistratore e registrare la fiction o il programma utile, ma non esiste alcune forma di collaborazione tra scuole e case cinematografiche/di distribuzione o tra scuole ed emittenti televisive quali la Rai. Quest’ultima, in particolare, ha fatto notevoli passi in avanti di avvicinamento agli utenti e, in particolare, alla scuola grazie al sito, ma una collaborazione, quale, ad esempio, una maggiore pubblicità, agevolazioni economiche, fornitura di materiali extra sui prodotti succitati alle scuole, sembra ancora molto in là da venire.

QUANDO SEI NATO NON PUOI PIù NASCONDERTI

Ma torniamo a parlare di cinema a scuola.
La mia prossima proposta riguarda un argomento, se vogliamo, trasversale. Infatti il film proposto si intitola “Quando sei nato non puoi più nasconderti” e lo consiglio caldamente in tutte quelle scuole che si trovano ad affrontare il problema dell’integrazione e della multiculturalità. E, a meno che non viviate sull’Everest, credo che l’argomento riguardi ognuno di noi docenti, che apparteniamo al ramo letterario, matematico, artistico, etc.: quando si ha a che fare con le persone e le “personalità”, ognuno di noi viene coinvolto, e se volgiamo sperare di creare un clima di classe sereno, positivo e PRODUTTIVO, in ogni disciplina scolastica, il rapporto dei ragazzi fra di loro è affar nostro e del nostro modo di insegnare.
Torniamo al film. In sintesi la trama è questa: Sandro (il piccolo Matteo Gadola) è il figlio di un industriale bresciano (Alessio Boni), che conosce la realtà “extra-comunitaria” solamente da un certo punto di vista, alquanto distaccato. Durante una vacanza in barca, però, il bambino cade in mare, viene creduto morto, ma è salvato da una “carretta del mare” colma di clandestini. Qui il ragazzo farà amicizia con due giovani romeni, Radu e Alina, tanto che, una volta sbarcati e nel momento in cui Sandro potrà riabbracciare i genitori, chiederà loro di adottare i due ragazzi, i quali, però, tradiranno la fiducia loro accordata. Sandro, però, non smetterà mai di sostenerli e di credere in loro.
Il film, da un punto di vista tecnico, pur essendo frutto di un regista di alto impegno quale Marco Tullio Giordana, è meno accattivante e romantico di I cento passi o La meglio gioventù e manca di un certo mordente: la sceneggiatura presenta troppi stereotipi, come per esempio gli scafisti “cattivi da fumetto”, il cast dei clandestini propone troppi “poveri ma belli” (perché mi viene in mente Kledi di Maria De Filippi?), Alessio Boni, uno dei migliori attori italiani, è fuori parte, anche perché il suo personaggio è perennemente in bilico tra solidarietà (ma sarà vera solidarietà o voglia di mettersi il cuore in pace?) e difesa dei propri beni. Bravissimo, invece, il piccolo Matteo Gadola, e umano ed insieme ruvido il sacerdote interpretato da Andrea Tidona.
Nonostante queste pecche, trovo che il film abbia una sua utilità in classe, abbinato ad un concreto percorso di analisi dell’integrazione nella situazione italiana (vade retro assemblee d’istituto con annesso film “impegnato” da imporre, senza un perché, a studenti annoiati, disinteressati e...disinformati). Alcuni colleghi mi assicurano che il risultato è assicurato e che i ragazzi vengono volentieri coinvolti nella storia e nel suo significato profondo.
Da segnalare che il film è tratto dal libro omonimo di Maria Pace Ottieri.

HO FINITO LA SSIS!!!

HO FINITO LA SSIS!!!
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Eccomi tornata!!! La S.S.I.S. ha richiesto un ultimo cruciale sforzo, e così ultimi esami, tesine ed esame di stato per l’abilitazione mi hanno tenuto lontano dal mio blog, che sembra più che altro una vocina nel deserto dei tartari della scuola italiana. Nel frattempo, quando me ne stavo rintanata nella mia stanzuccia, presa dallo studio matto e disperatissimo delle sudate carte, il governo è cambiato, e con esso il ministro dell’istruzione, che, per inciso, è tornata ad essere pubblica...
La tanto contestata (mi permettete di dire “a ragione”?) Moratti se n’è andata, non sappiamo ancora se per fare il sindaco di Milano (incredibile come gli incarichi politici appartengano sempre allo stesso settore...è proprio un’espertona!), mentre le è subentrato il dott. Fioroni, responsabile della sanità per la Margherita (vabbè che la scuola è messa male, ma insomma...). Staremo a vedere come il Nostro se la cava, è ancora presto per dirlo, nonostante la CdL ci voglia spingere a contestare tutto e il contrario di tutto per “partito” preso!
Nel frattempo, vorrei fare i complimenti a tutti i sissini che hanno sostenuto l’esame di stato e un grosso “in-bocca-al-lupo” Wolf per il prossimo settembre!