Un universo particolare: i film Tv

“Caro direttore, Aldo Grasso, sul «Corriere della Sera», ha scritto che «Attacco allo Stato» dovrebbe esser visto nelle scuole. Io sono d’accordo. Lei che cosa ne pensa?”
“Gentile ..., credo che Aldo Grasso abbia perfettamente ragione. E che «Attacco allo Stato» non sia l’unico film da portare nelle scuole. Penso a «Paolo Borsellino», per esempio. A «I figli strappati». A «Edda». A «Perlasca». A «Gino Bartali». A «Karol». A «Cefalonia». Sono tante le belle fiction che possono consentire agli insegnanti di far lezione. E alla tv di fare bella figura. Vede, gentile ..., spesso si demonizza la televisione attribuendole ogni male. Ed è sbagliato. Io credo che ci siano prodotti televisivi buoni e prodotti televisivi cattivi. Esattamente come ci sono buoni articoli di giornale e cattivi articoli di giornale. Eppure i giornali entrano regolarmente in classe mentre la televisione resta regolarmente fuori. C’è un insegnante in Italia capace di rompere lo schema? Mi auguro di sì. E se c’è batta un colpo: lo aspettiamo su “Sorrisi”.
Non mi resta che dichiararmi completamente d’accordo con quanto scritto dal lettore e dal direttore di Sorrisi, con una precisazione. E cioè che di insegnanti che utilizzano la televisione per fare lezione ce ne sono tanti: magari usano i telegiornali o i programmi di approfondimento, piuttosto che le fiction, che spesso hanno il difetto di dilungarsi in innumerevoli puntate che sono improponibili nelle poche ore scolastiche. Ma vorrei anche fare un appunto: nella risposta sopra riportata si parla di giornali, che vengono, a ragione, utilizzati in classe. Vorrei segnalare, però, che spesso i docenti si servono di un aiuto prezioso, vale a dire l’appoggio dell’Associazione dei Giovani editori che offre, una volta alla settimana, i giornali in classe gratis. Una simile iniziativa non si attua nè con il cinema, nè con la televisione. Ovviamente qualunque insegnante è capace di programmare un videoregistratore e registrare la fiction o il programma utile, ma non esiste alcune forma di collaborazione tra scuole e case cinematografiche/di distribuzione o tra scuole ed emittenti televisive quali la Rai. Quest’ultima, in particolare, ha fatto notevoli passi in avanti di avvicinamento agli utenti e, in particolare, alla scuola grazie al sito, ma una collaborazione, quale, ad esempio, una maggiore pubblicità, agevolazioni economiche, fornitura di materiali extra sui prodotti succitati alle scuole, sembra ancora molto in là da venire.
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