Movies & Co. 4 School

Questo blog è stato creato per raccogliere, analizzare, confrontare, dibattere, selezionare, offrire, commentare...film e, in genere, audiovisivi utili per la didattica, sia dal punto di vista del docente, sia da quello dello studente.

lunedì, giugno 05, 2006

ALLA RIVOLUZIONE SULLA DUE CAVALLI

Rimaniamo sempre nella storia del Novecento con un film di qualche anno fa (per la precisione, del 2001), piuttosto trascurato. Si tratta di “Alla rivoluzione sulla due cavalli” di Maurizio Sciarra, con Adriano Giannini, Andoni Garcia e Gwenaëlle Simon.
La storia è insieme semplice e affascinante: il 24 aprile del 1974 arriva anche a Parigi la notizia che la Rivoluzione dei Garofani sta cambiando il Portogallo. Per questo Victor, esule portoghese con nostalgia della propria patria, e l’amico Marco partono subito alla volta del paese iberico a bordo della Due Cavalli di uno dei due. Nel viaggio coinvolgono anche Claire, vecchia fiamma, contesa, di entrambi che, ormai sposata e con prole con un altro uomo, decide di partire con i vecchi amanti per sfuggire alla monotonia della vita che ha scelto. Il percorso tra Parigi e il Portogallo sarà in realtà un viaggio iniziatico attraverso esempi di umanità e ricordi del passato. Arrivati a Lisbona, i tre scoprono che la Rivoluzione c’è già stata, anche senza di loro ma che essi stessi sono cambiati profondamente proprio grazie al viaggio. Dai critici il film è stato definito “furbo”, in quanto il regista riprende senza vergogna molti clichè dei film di viaggio e soprattutto molti particolari da “Marrakech Express”, confezionando un’opera patinata e di sentimenti misurati.
Consiglio l’uso “moderato” di questo film per i docenti che volessero riscoprire con i loro ragazzi una pagina dimenticata della storia contemporanea, scoprendo una rivoluzione che si è fatta senza spargimenti di sangue, senza rivolte urlate e senza ricatti, una rivoluzione che è stata fatta dai militari per il popolo, in cui, una volta tanto le forze armate si sono dimostrate portatrici di pace contro la dittatura, vere portabandiera degli ideali sessantottini di “mettete dei fiori nei vostri cannoni”, marciando con dei garofani infilati nei fucili. L’uso dev’essere però moderato in quanto nel film proposto gli aspetti privati dei tre protagonisti talvolta prendono il sopravvento, rischiando di far perdere di vista l’obiettivo principale, e cioè mostrare come gli eventi storici possono influire nella vita delle persone e come le persone certe volte...non possano influire sugli eventi storici (emblematica la fine del film, in cui i tre a Lisbona si uniscono ad un corteo, non rivoluzionario bensì composto da tifosi del Benfica). Le parti in cui riemergono le vicende sentimentali passate dei tre, in particolare, sono ininfluenti per la didattica e per gli obiettivi educativi proposti.
Il film è tratto dal romanzo omonimo di Marco Ferrari, edito da Sellerio.
Un altro film che potrebbe ricollegarsi a questo e forse spiegare meglio l’atmosfera storica del Portogallo del 1974 è “Capitani d’aprile” di Maria de Medeiros. Flowers