LA DOLCE VITA

Vorrei iniziare la mia avventura nel blog con la segnalazione di uno dei capolavori del cinema, non solo italiano. Direte: “Che novità!”, ma preferisco andare subito sul sicuro.
Il film in questione è “La dolce vita”, celeberrima opera di Federico Fellini. Il film risale al 1960 e tra gli interpreti è doveroso citare Marcello Mastroianni, Anouk Aimée, Valeria Ciangottini e Anita Ekberg.
Propongo questo film principalmente perché esso si configura come l’affresco impietoso della rinascita italiana nel dopoguerra, una rinascita che sembra nascondere, però, una pesante decadenza morale ed esistenziale, magistralmente impersonata nel tormentato personaggio di Marcello. Si tratta della storia, dell’inquietudine di un giornalista alle prese di una Roma dove attori, fotografi d’assalto e personaggi privi di ogni valore trascinano una vita priva di valori e colma di ipocrisia ed effimere soddisfazioni. Il protagonista, come in un viaggio dantesco nell’inferno metropolitano e notturno, si lascia attirare sempre più in basso, sordo ai richiami dell’innocente Paola, che tenta di salvarlo. Tale opera può essere efficacemente inserita in un percorso didattico che abbia come scopo principale l’analisi del boom economico italiano degli anni ’60 ed è tanto più preziosa in quanto creata proprio nel periodo così impietosamente riprodotto, da parte di un regista che ha subito egli stesso il fascino della Roma decadente descritta, ma ha sempre saputo vederla veramente, nelle sue marce fondamenta, simbolo di una società che troppo in fretta ha raggiunto il benessere e non sa gestirlo. Insomma, questa è un’opera didatticamente da riscoprire, per permettere ai nostri studenti di addentrarsi nella comprensione di un’epoca molto spesso dimenticata (si studia con fervore la seconda guerra mondiale, ma spesso manca il tempo di esaminare il periodo dagli anni ’50 ai giorni nostri, soprattutto per quanto riguarda il panorama italiano).
Vi consiglio, per dati tecnici e per altri spunti interessanti, il sito:
http://www.federicofellini.it/
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